La Chiesa dei Cappuccini a Cesenatico fu costruita nel 1610 e dedicata ai santi Nicola Di Mira (San Nicola di Bari) e Francesco Di Paola, patroni della gente di mare. Poco dopo, nel 1614, fu costruito, al fianco della Chiesa, il convento dei frati Cappuccini, e da allora tale Chiesa fu chiamata comunemente “Chiesa dei Cappuccini”. Dal Settembre del 2000, la Chiesa e il convento sono stati concessi dai Cappuccini in usufrutto alla fraternità francescana dei Fratelli di san Francesco. Nel settembre 2014 è stato celebrato il 400° anniversario della consacrazione della Chiesa. La facciata esterna in mattoni attuale risale al 1957, ed è stata sovrapposta a quella primitiva; i muri interni sono invece quelli originali dell’epoca. I quadri conservati all’interno sono pressoché contemporanei della costruzione della Chiesa. La campana della Chiesa fu realizzata da Angelo Balestra di Longiano nel 1823, e fu pagata dai commercianti di pesce del paese. Questa nuova campana andò a sostituire quella costruita nel 1724, ceduta poi all’oratorio di Bagnarola. La campana porta le raffigurazioni di San Michele e San Nicola, cosa che ha stupito gli esperti d’arte sacra, che non ricordano altre campane con raffigurazioni di santi, soprattutto Michele. Per quanto riguarda l’interno, la chiesa si presenta con struttura a navata unica e tre cappelle laterali, poste su un piano rialzato rispetto al pavimento della navata centrale. Salvo la modifica più importante, quella dell’abbattimento della parte absidale, con il trasporto del coro in una struttura chiusa posta alle spalle dell’altare maggiore, avvenuta all’inizio del 900, la struttura muraria interna è quella originale, liberata dagli intonaci che coprivano le pareti fino al 1957. Dietro l’altare maggiore è posta una pala di legno di Felice Cignani, della scuola pittorica Forlivese, coadiuvato nell’opera dall’allievo Giovanni Martino Teschio, pittore tedesco naturalizzato italiano. Il dipinto raffigura l’Immacolata, San Francesco d’Assisi, San Nicola e Santa Mustiola, e risale al 1693. Sulla parte inferiore della composizione compaiono due decorazioni: una mostrante la stella di David, e l’altra la rosa dei venti. La statua di Sant’Antonio da Padova invece è stata realizzata in cartapesta dalla scuola Fantina dei Graziani, all’inizio del 1900. L’opera si trova nella prima cappella a sinistra entrando nell’edificio. Nella seconda cappella un’icona di legno scuro con rifiniture dorate, molto simili a quelle dell’altare Maggiore, racchiude una statua della Madonna di Lourdes in legno intagliato, del secolo XVIII. Nella parte superiore si trova un interessante dipinto della Sacra Famiglia con Santa Elisabetta, Zaccaria e San Giovanni Battista bambino. Il dipinto è stato attribuito a Gerolamo Longhi, un pittore attivo tra i secoli XVI e XVII. Altra opera d’indiscusso valore presente nella Chiesa è il dipinto di San Francesco Modigliani, raffigurante San Michele che trafigge il diavolo, risalente a un periodo tra il 1590 e 1603. Interessante è la raffigurazione dell’anima di un fedele, dipinto come un bambino o un pupazzetto, nelle mani di Gesù.