La chiesa attuale sorse su un edificio più antico, anteriore al IX secolo, e fu eretta fra l’XI e il XII secolo, ad eccezione di alcune parti più antiche, ancora oggi osservabili nella cripta e negli absidi. Quanto all’abbazia vera e propria, cioè al grande edificio direttamente collegato alla chiesa, si tratta di complesso ugualmente antico, destinato ad uso monastico e fondato da Matilde di Canossa nell’XI secolo. Appena eretto, il monastero fu assegnato ai Canonici regolari di San Frediano di Lucca, antica congregazione monastica di regola agostiniana nata intorno al 556. L’arrivo a Monteveglio dei canonici avvenne in data compresa fra il 1092 e il 1100, e la loro permanenza all’abbazia durò trecentocinquant’anni. Nel 1455, i Canonici di S. Frediano furono sostituiti dai Canonici regolari lateranensi, ugualmente di regola agostiniana e sostanzialmente appartenenti allo stesso ordine. I lateranensi restarono a loro volta all’abbazia per circa trecentocinquant’anni e ne furono scacciati nel 1796 all’atto dell’invasione napoleonica. Pochi anni fa l’abbazia fu, per breve tempo, abitata dalla comunità di Don Giuseppe Dossetti. Dal 1996 è presente la nostra fraternità di Fratelli di San Francesco. La chiesa e l’abbazia di Monteveglio sono state restaurate nel Novecento dall’architetto Giuseppe Rivani. I lavori, durati dal 1925 al 1934, hanno interessato l’intero complesso monumentale, sbarazzandolo da strutture posticce e rimettendo allo scoperto l’architettura originale. Di recentissima data il restauro del bel crocefisso in legno del ‘400, collocato sopra all’altare maggiore, all’interno della chiesa; ed altrettanto recente il restauro dell’organo del ‘600 posto a destra dell’altare.